6/12/2010

Willie Colon "El Gran Varon"

Willie Colon "El Gran Varon"

Soltanto ieri parlando come al solito con mia madre, mi sono ricordata di una vecchia canzone che sentivo da piccola, davvero molto bella. Willie Colon è un famosissimo cantante latioamericano, amato molto in latinoamerica e con un'infinità di canzoni davvero belle. Fa parte di quella vecchia generazione quando la musica era davvero arte, un modo per esprimere tematiche anche forti, un modo per ribellarsi. Io non sono una grande amante della musica latinoamericana in realtà, ma devo ammettere che ci sono canzoni che meritano molto, sia per contenuto che per melodia.

Risentedola ieri mi è venuta una irrefrenabile voglia di tradurla in italiano, il contenuto è davvero toccante. Considerando l'epoca in cui uscì, sottolineando quanto retrograda era a quel tempo la mentalità, fu davvero uno scandalo una canzone che parlasse di un tema così 'peccaminoso' come l'omosessualità.

Ovviamente io a quel tempo ci capivo poco, potevo soltanto percepire quanto fosse sbagliato ciò. Quindi è soltanto grazie a mia madre che ho appresso e finalmente compreso. Per quanto tormenti mia madre con la mia natura, ringrazio il cielo di avere Lei come madre, una persona che pensa prima di qualunque altra cosa.

Mi sto commuovendo (;w;), quindi passo subito al dunque, ecco a voi la traduzione di una splendida canzone:



Il Grande Uomo
by Willie Colon
Traduzione in Italiano: sakura_clamp



Nella sala di un ospedale
alle 9 e 43, nacque Simón
è l'estate del 56
l'orgoglio di Don Andrés perchè uomo.

Venne cresciuto come gli altri
con man forte con severità, mai replicò
quando cresci devi studiare, la stessa roba del tuo papà
ascolta bene, dovrai essere un grande uomo.

All'estero se ne andò Simón
lontano da casa si scordò quel sermone
cambiò la forma di camminare, indossava gonna, rossetto e una bella borsetta

racconta la gente que un dì al papà andò a far visita senza avvertire, ahi che errore!,
e una donna gli parlò passando, gli disse Ciao come stai papà,
come ti va?
Non mi conosci, io sono Simón, Simón tuo figlio, il grande Uomo.

Coro:
Non si può modificare, la natura stessa, ciò che nasce piegato,
mai il suo tronco raddrizza
Non si può modificare, la natura stessa, ciò che nasce piegato,
mai il suo tronco raddrizza
Non si può modificare, la natura stessa, ciò che nasce piegato,
mai il suo tronco raddrizza

Si lasciò condizionare da quel che dice la gente,
suo padre mai più gli parlò
lo abbandonò per sempre.

Non si può modificare, la natura stessa, ciò che nasce piegato,
mai il suo tronco raddrizza

Non lamentarti Andrés, non ti lamentare per un niente,
se dal cielo ti cadono limoni
impara a far limonata.

Non si può modificare, la natura stessa, ciò che nasce piegato,
mai il suo tronco raddrizza

E con il passare degli anni, il vecchio cedendo un poco,
Simón ormai non gli scriveva più, Andrés era furioso.

Non si può modificare, la natura stessa, ciò che nasce piegato,
mai il suo tronco raddrizza

Finalmente ci furono notizie, del luogo in cui suo figlio si trovava,
Andrés mai dimenticò il giorno
di quella triste chiamata.


lalalalelelelalalalelelelelelalalele


Nella sala di un ospedale, di una strana malattia, morì Simón
è l'estate del 86, per il malato del letto 10 nessuno pianse

Simón, Simón, Simón...

Non si può modificare, la natura stessa, ciò che nasce piegato,
mai il suo tronco raddrizza

Bisogna avere compassione, ormai basta con la morale, chi è senza peccato
scagli la prima pietra.

Non si può modificare, la natura stessa, ciò che nasce piegato,
mai il suo tronco raddrizza

Chi mai perdona ha destino certo di vivere amari ricordi
nel suo proprio inverno

Non si può modificare, la natura stessa, ciò che nasce piegato,
mai il suo tronco raddrizza


lalalalelelelalalalelelelelelalalele




çOOOç

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